L’incontro, tenuto nell’Auditorium della
sede Telecom di Val Cannuta 186, è stato esteso in videoconferenza alle sedi di
p.za Einaudi a Milano e di Via dei Carlini a Udine, grazie alla collaborazione
degli Associati in servizio presso le stesse e soprattutto grazie alla collaborazione dell'Azienda, segno della disponibilità e del favore della stessa alla diffusione della cultura dell'azionariato diffuso tra i dipendenti.
Il Presidente Franco Lombardi ha
ricordato i principali risultati ottenuti dall’Associazione negli ultimi quattro
anni, annotando, innanzitutto, una diversa sensibilità in positivo dimostrata
da parte dei vertici aziendale, rispetto al passato.
Tra i risultati più evidenti
dell’azione di Asati sono da annoverare sicuramente:
- Piano
azionariato per i dipendenti del 2010;
- L’attività
di continua denuncia e stimolo per i vertici aziendali, nonché la Consob
stessa e la Procura di Milano, per avviare un’azione di responsabilità
contro Riccardo Ruggiero, Carlo Buora e Marco Tronchetti Provera;
- Ancora
in corso c’è il processo civile contro Luciani (SIM card false) e contro Tronchetti
Provera (ricettazione internazionale), per i quali Telecom Italia si è
costituita parte civile e sui quali l’Associazione vigilerà con assiduità.
Sebbene il risultato dell’ultima Assemblea
degli Azionisti (18-10-2012) sia stato contrario agli auspici dei piccoli azionisti è da ricordare
che ASATI e i Piccoli Azionisti sono stati gli unici protagonisti della
denuncia dell’irrisorietà delle transazioni conciliatorie e del conflitto di
interessi in capo al CDA di Telecom che vedono un azionista di maggioranza
(Telco) fortemente condizionato da Pirelli, Mediobanca, Generali e Intesa, a
tutto discapito del piccolo azionariato.
Il Presidente ha poi commentato come
dall’arrivo di Galateri e Bernabè al vertice di T.I, il debito è diminuito da
40 M.di a 28 M.di di € a fine 2012, per cui non è possibile fare considerazioni
tutte negative sul valore dell’azione sceso a 0,73 €, senza apprezzare la
diminuzione consistente da loro ottenuta riguardo il debito.
Riguardo la mancata recente erogazione
del PdR, il Presidente ASATI ha rilanciato la proposta di erogarlo in parte o
in toto sotto forma di azioni, sulla quale i dipendenti azionisti di Asati
hanno risposto dimostrando un spirito di responsabilità che lo stesso Lombardi,
che per anni è stato un dirigente di Telecom Italia, ha riconosciuto di aver
trovato rarissime volte e che purtroppo, è da ammettere, non altrettanto
riscontrabile nell’attuale classe dirigente di Telecom. Infatti un
dipendente con uno stipendio base, che rinuncia ad un PDR in moneta a favore di
azioni dell’azienda non può che dimostrare chi veramente abbia a cuore Telecom
Italia. Sulla base di queste evidenze ASATI, per il tramite del Presidente,
continuerà un’opera di stimolo e miglioramento etico nei confronti del Top
Management affinché incoraggi con maggior forza la lealtà dei propri dirigenti
all’azienda dimostrando lo stesso spirito di sacrificio dei dipendenti,
sostituendo l’MBO con azioni.
Dai colleghi in sala ed in videoconferenza sono stati
sollevati dubbi e perplessità in merito alla situazione lavorativa e ai
cambiamenti in atto nell’azienda che non fanno altro che aumentare il senso di
precarietà e di impotenza, nonché le incertezze derivanti dal continuo braccio
di ferro tra azienda e sindacati in merito al rinnovo del contratto di lavoro,
chiedendo inoltre quali azioni l’azienda potesse mettere in campo per uscire
dalla crisi e quale potesse essere il ruolo di ASATI.
Il Presidente ha ricordato che ASATI
ovviamente ha nel proprio dna l’essere uno stimolo critico e propositivo nei
confronti dei vertici aziendali che, fortunatamente, come accennato in avvio
dell’incontro, sono dialetticamente favorevoli all’interlocuzione con ASATI.
Pertanto riguardo molte problematiche
sollevate durante l’incontro, che peraltro evidenziano un comune sentire dei
dipendenti, avendone già avuti riscontro in innumerevoli email degli associati,
il Presidente Lombardi ha dichiarato che come l’Associazione ha vigilato
affinché non si facesse pulizia del passato con un colpo di spugna, così
vigilerà affinché nessuno possa essere lasciato indietro. Il perimetro del
Gruppo Telecom Italia, seppure in diversi contenitori societari, finalizzati ad
una ottimizzazione del lavoro, deve
essere un perimetro invalicabile.
Anche per quanto riguarda lo sviluppo
ed il rilancio di Telecom Italia, ASATI ha fatto le sue proposte e altre ne ha
in cantiere e saranno condivise con il Top Management a breve. Uno sviluppo che
non può prescindere dal percorrere i temi dell’innovazione, del telelavoro (che
potrebbe anche essere una occasione per Telecom Italia per ridurre i costi
dell’azienda e i disagi dei lavoratori costretti talvolta a una pendolarietà su
lunghi tragitti), delle smart cities, del rinnovo della rete quale
infrastruttura tecnologica del paese, e dell’evoluzione dei servizi ALL-IP.
Per quanto riguarda il rinnovo del
contratto, il Presidente Lombardi, ha ricordato che l’Associazione non è un
sindacato, né aspira ad esserla e che però come soggetto portatore di interessi
(quelli dei piccoli azionisti, nonché dipendenti), aspira di certo ad un
dialogo e a collaborare con tutti gli altri soggetti. E come esempio ha citato
il buon rapporto che si è instaurato con il Presidente del CNQ (Coordinamento
Nazionale Quadri TI) Mauro Martinez che, presente in sala, ha ricordato a sua
volta le sinergie possibili che un’associazione di azionisti, una di middle
manager e i vari sindacati potrebbero mettere in campo, ognuno nel rispetto del
proprio mandato, ma con una efficacia sicuramente superiore alla mera somma
delle parti.
Verso la conclusione il Presidente ha
introdotto due membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione, Claudio Savina e Luigi Zarrillo, che hanno completato il punto sulle attività della stessa e Maurizio Matteo Decina che ha illustrato alcune prospettive per Telecom Italia.
Claudio Savina ha riportato riguardo
al lavoro inerente aspetti interni dell’Associazione, sottolineando come si stia
ramificando sul territorio, e come, con la disponibilità dell’azienda sia stato
possibile realizzare una serie di interventi tesi a semplificare le procedure di
partecipazione diretta o per delega all’assemblea degli azionisti-dipendenti.
Successivamente Luigi Zarrillo ha
sottolineato quanto sia importante il rapporto con gli associati e pertanto in tale ottica ha illustrato le azioni tese a migliorare la comunicazione con gli stessi: il restyling completo del sito dell’associazione, la presenza già
attuale sui principali social network e soprattutto come lo stesso canale Youtube di ASATI
sarà utilizzato anche per sessioni divulgative e formative sul tema
dell’azionariato diffuso. Il sito sarà inoltre completato in una seconda fase,
con una piattaforma partecipativa a disposizione degli associati per agevolare ulteriormente
la dialettica interna. Infine ha ricordato la costituzione di “ASATI Onlus” che
contando su contributi volontari cercherà di raccogliere risorse per promuovere
l’attività di ASATI sui temi della cultura e della partecipazione azionaria
diffusa.
Infine, Maurizio Matteo Decina (Ufficio Tecnico di ASATI) ha raccontato
in anteprima di una prossima imminente pubblicazione di libro sul caso Telecom
e poi ha condiviso alcune
considerazioni in merito alle linee di programma che dovrebbe seguire Telecom
per contrastare l’azione degli “Over the Top” (ad es. Google) che usano le reti
di TLC senza pagarne l’uso, basato sulla creazione di nuovi servizi da offrire,
come telemedicina, teledidattica, servizi per la Pubblica Amministrazione e per
il controllo del territorio.
Lo Staff di Asati